Scriviamo insieme

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Annachì
view post Posted on 25/7/2007, 21:13




In questo topic potremo scrivere una storia tutti insieme, chiunque ne avrà voglia potrà scrivere e postare un capitolo. il primo lo posto io, così do almeno l'idea della storia:


“Caro diario,
questa sarà un estate bellissima…” Così iniziava la prima pagine di diario di Sofia, datata 10 giugno 2000. Lei, che era sempre andata bene a scuola e perciò snobbata dai compagni, lei, che quell’estate non l’avrebbe passata sui libri, lei, che i genitori non lasciavano mai un attimo da sola, lei, proprio, lei, avrebbe passato tutta l’estate a in Sardegna, dalla “cuginetta” come soleva chiamarla, cuginetta che aveva già 21 anni. Beata lei!
Non si capacitava ancora che i genitori avessero acconsentito a lasciarla partire, quando Lara si era fermata da loro il 29 aprile e aveva detto che quell’estate sarebbe tornata a casa e chiesto se poteva portare Sofia con lei, la prima risposta era stata ovviamente un secco no ma poi, dai e dai… avevano concesso che, sotto stretta sorveglianza di Lara, avrebbe potuto anche andare…
Tutta l’estate, lontana da tutto e da tutti!
Lei… non se la ricordava, ci era stata solo due volte in vita sua, di solito era Lara a spostarsi perché era più grande e da tre anni aveva anche la macchina.
Studiava a Milano e diceva sempre che non le piaceva quella città, che odiava la gente e il traffico, però ci studiava. “C’è una buona università”, diceva sempre, ma la verità era che aveva seguito fin lì il suo fidanzato che però, l’aveva lasciata. “Non posso mica cambiare adesso, ti pare?” rispondeva a chi le diceva di tornare in Sardegna “Dovrei riabituarmi ad un'altra città, altre persone…” così era rimasta, pur detestando Milano. Però tornava spessissimo a casa e qualche volta si fermava anche da loro,a…, città che Sofia odiava, “è un buco” diceva “ non ci sono opportunità per i giovani!”
L’autobus che l’avrebbe portata al paesino procedeva lento, si ricordò che per quello aveva quasi rischiato di perdere la sua estate. Non c’era nessuno che avrebbe potuto accompagnarla, Lara aveva gli esami fino al 28, papà era fuori fino al 2 di luglio e mamma non guidava “che famiglia sfigata!” pensò. In ogni caso alla fine i suoi genitori si erano decisi per l’autobus e lei era partita.
“sarà meglio che mi rimetta a scrivere, se no perdo l’ispirazione” concluse e riprese in mano la penna che aveva appoggiato nel diario.
Ma la mente andava per conto suo e il pensiero corse ai compagni di classe, chiusi a scuola, per l’ultimo giorno “come se fosse una gran fatica -considerò- lo sanno tutti che l’ultimo giorno non si fa nulla!”
Sofia aveva quasi 15 anni, era alta un metro e mezzo, poco, pochissimo per la sua età, era bionda, biondo cenere e aveva gli occhi azzurri. Era molto timida e faticava ad aprirsi con le persone, per questo non aveva che poche amicizie.
L’autobus sobbalzava facendo cadere di tanto in tanto uno dei suoi tre borsoni “non ti basteranno – le aveva detto la mamma, sempre apprensiva– devi stare fuori tutta l’estate…” “mamma – aveva invece replicato lei – sono grande abbastanza, so anche lavarmeli i vestiti, se serve.” Nonostante questo, tra gonne, pantaloni, maglie e costumi aveva riempito ben due borsoni. Pensava sarebbero bastati e invece aveva trovato una quantità di cose inutili da portarsi dietro. Dopotutto sarebbe rimasta tre mesi dagli zii. “tu non riesci a viaggiare senza la casa appresso” diceva sempre suo padre “e mi sa che ha ragione!” sospirò Sofia.

 
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Mennyyy
view post Posted on 3/9/2007, 22:39




Dopo alcune ore di viaggio, Sofia si accorse di essere quasi arrivata a destinazione, quando senti il cellulare squillare:"Si?"rispose lei in tono timido.
Era Lara:"Ciao Sofy!"
Sofia sapeva che quando sua cugina la chiamava con il diminutivo c' era qualcosa di leggermente problematica...
Continuò:"Senti...uhm...come va??"
"Io sto bene, il pullman un tantino scomodo ma comunque bene...piuttosto te cos' hai??"
"Ehm...piccolo problemuccio da niente.."
"Oh no...lo sapevo..che c'è?"L' aria di Sofia divento sempre piu spaventata.
"Mah niente...è che...senti...mi spiace...cioè...-continuò la cugina-io oggi non ti posso venire a prendere in piazza..."
"Oh cavolo no!!Perchè??Dove sei andata??"
"Beh...io...niente...stai tranquilla...ho fatto un piccolo incidente in moto...ho solo un piede rotto.Potremo comunque passare le giornate insieme..."
Sofia le chiuse il telefono in faccia triste si per sua cugina ma anche perchè avrebbe dovuto passare le sue vacanze con i suoi zii.
Passò una ventina di minuti e arrivò nel piccolo paesino dove pensava di passare le vacanze più belle della sua vita, ma ricevendo quella telefonata non ci crebbe più molto...
Scese dal pullman, prese la valige e aspettò quasi mezz'ora ma non vide arrivare nessuno.A quel punto uno dei genitori di Lara sarebbe dovuto già essere li.

SPOILER (click to view)
mmm è corto questo pezzo lo so..ma non mi viene piu in mente niente xD


 
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view post Posted on 4/10/2007, 11:32
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Nancy

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Rimase tutti i 30 minuti in piedi, a fissare quella stradina che stava di fronte a lei, ma nulla.
Sembrava un deserto, nessuna anima viva.
A quel punto, Sofia un pò sconfortata e un pò delusa da come avevano preso la piega la sua vacanza decise di guardarsi un pò intorno.. Certo, con tre borsoni belli carichi non era un'impresa molto facile, però non sapeva cosa fare e quindi prese coraggio e iniziò a esplorare quella piazzetta.
C'era un piccolo bar, con i tavolini fuori e gli ombrelloni per ripararsi dal sole chiusi. La sua specialità erano le piadine calde, così diceva la scritta sulla vetrina.
Era chiuso, d'altronde era anche domenica.
"Uff, proprio nessuno.. e ora come faccio?!" disse la ragazza senza accorgersi che il suo pensiero era uscito dalle sue labbra.
Poco più in là dal bar, c'erano dei panettoni di cemento, grigi, alcuni con delle scritte in pennarello nero.
Non sapendo cosa fare, si avvicinò e decise di sedersi; aveva messo i borsoni ai suoi fianchi mentre quello più piccolo lo teneva davanti a sè: si guardò di nuovo intorno in cerca di una piccola speranza, di qualcuno a cui poter chiedere informazioni o solamente da guardare, ma non c'era proprio nessuno!
A quel punto, Sofia poggiò la sua testa sulle sue mani, con i gomiti appoggiati sulle ginocchia e i capelli completamente davanti al suo viso, stava per piangere.
Un tocco improvviso sulla sua spalla la fece scattare e alzare all'improvviso la testa: "Hei scusa, non volevo spaventarti.. credevo non stessi bene" disse una voce maschile con dolcezza.
Sofia, con gli occhi lucidi e i segni delle mani sulle guance mise a fuoco e vide un ragazzo, poco più grande di fronte a lei...Con voce tremante rispose:" S-sì tutto ok, grazie"
"Ah, che maleducato! Io sono Alessio, piacere" disse il ragazzo porgendo la sua mano davanti a lei.
Sofy la fssò qualche secondo, poi un pò tremante porse anche lei la sua mano e disse:"Piacere io sono Sofia".
 
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•°o.OSarettaCrazyO.o°•
view post Posted on 1/2/2008, 22:49




Proseguì un lungo silenzio imbarazzante.
Sofia non sapeva che dire. Aveva ancora i segni delle lacrime che le rigavano la faccia, e sapeva che non voleva restare un minuto in più da sola in quella piazza. Ma c'era qualcosa che la bloccava. La sua bocca non emetteva più nessun suono, affascinata da due grandi occhi verdi che la fissavano con aria interrogativa.
"Allora..." disse finalmente Alessio "cosa ci fai qui tutta sola?"
"Ah ecco...beh...è un po' imbarazzante ma... ecco vedi... non sono di qui...non so dove andare ne cosa fare..." rispose Sofai più in difficoltà che mai
"Ah bene! E, scusa se lo chiedo... cosa ti ha spinta a venire...qui?"
"Il fatto di voler cambiare la mia vita" disse a bassa voce Sofia
"Cosa scusa?"
"N-Nono! N-Nulla! Sono qui in vacanza! Da alcuni miei parenti!" mentre parlava vicino ai piedi della ragazza, arrivarono due piccioni, che iniziarono a saltarle intorno, come volessero dirgli qualcosa
"...I tuoi parenti sarebbero i piccioni?!" disse Alessio sorridendo
-Ha davvero un bel sorriso...- pensò Sofia ricambiando il sorriso "No... sono dei miei zii, dovevano venire a prendermi ma si sono...scordati di me!"
"Normale...succede anche a me" disse Alessio guardando nel vuoto "che si dimentichino della mia esistenza...". Aveva uno sguardo strano, che però Sofia non riuscì a decifrare...
"Se vuoi" continuò "posso aiutarti a trovare la tua nuova casa!"
"Te ne sarei grata!"
Sofia mostrò la foto della casa al ragazzo che, gli indicò la parte opposta dove erano.
"Vai di li, alla fontana gira a destra e poi, prima della chiesa, dovresti essere arrivata!"
"Oh grazie mille! Non so come ringraziarti!!"
"E di cos...Si? Pronto?" Un telefono era squillato e un sorriso era arrivato improvviso sulla bocca di Alessio. Ma sparì tanto velocemente quanto era arrivato. Chiuse il cellulare e guardò Sofia.
"Devo andare" disse con voce fredda, ma poi, ricordandosi che non aveva poi tutta questa confidenza con la ragazza fece un sorriso sforzato.
"Oh non ti preoccupare! Grazie tante per l'indicazioni!"
"Figurati è stato un piacere! Ciao!" e Alessio si incamminò su per le scale.
"Ciao..." rispose Sofia che rimase per alcuni secondi a fissare quello strano ragazzo in pantaloncini corti bianchi che saliva le scale.
-Certo che- pensò poi mentre si incamminava verso la strada che le era stata appena indicata -quei pantaloncini gli mettono in risaltò gli occhi...-
 
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3 replies since 25/7/2007, 21:13   416 views
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